29 febbraio 2012

IL BANCHIERE DEI POVERI - VERS UN MONDE SANS PAUVRETÉ

Il banchiere dei poveri può non essere considerato strettamente come un libro di letteratura indiana. L'autore è bengalese e ciò che racconta, come scritto superbamente nella prefazione di JC Lattès, "non è solo la storia di come la rivoluzione del microcredito si sia espansa, aiutando i poveri di cinquantatré paesi tra cui la Cina, il Sudafrica, la Francia, la Norvegia, il Canada e gli Stati Uniti, ad assumersi la responsabilità e il controllo della propria vita,...è una visione del mondo". 
Si tratta infatti di un saggio in cui il Premio Nobel per la pace Muhammad Yunus spiega che cosa ha portato alla nascita e allo sviluppo della banca Grameen e quali sono i principi che lo hanno guidato. 
La banca Grameen è un istituto di credito a tasso agevolato che concede piccoli prestiti. Si rivolge alle fasce più povere della popolazione, a quelle persone che non hanno la possibilità di esibire nessun tipo di garanzia e per le quali una somma anche esigua può rappresentare una possibilità di riscatto dalla miseria.
Un libro talmente bello e d'ispirazione che è stato impossibile trascurare.

L'AUTORE

Muhammad Yunus è nato a Chittagong nel 1940. Figlio di un orafo e cresciuto in una famiglia religiosa e rispettosa delle tradizioni ma culturalmente aperta, si laurea in Economia.
Diventa professore a Chittagong e subito si trasferisce negli Stati Uniti per una specializzazione. Dal 1969 al 1972 insegna alla Middle Tennessee State University. Nel '72 torna in Bangladesh ed assume la carica di direttore del dipartimento di Economia dell'Università di Chittagong: nelle aule spiega le eleganti formule che regolano i sistemi economici, per le strade vede i suoi conpaesani morire di fame. 
Casa per casa, si interessa alle motivazioni che non solo impediscono ai più poveri di risollevarsi dalla miseria, ma che li spingono nella disperazione più nera. Nasce il sistema del microcredito e nel 1976 la Grameen Bank.
Numerosissimi i riconoscimenti conferiti a Yunus che nel 2006 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. Nella motivazione del Nobel si legge: "La pace duratura non può essere ottenuta a meno che larghe fasce della popolazione non trovino modi per uscire dalla povertà".

Diana ****
<Quando oggi qualcuno mi chiede:"Come le sono venute tutte quelle idee innovative? Lei non ha una formazione specifica, come ha fatto ad inventare Grameen?", io rispondo: "Abbiamo guardato come funzionano le altre banche e abbiamo fatto il contrario".
La gente pensa che si tratti di una battuta, invece, in un certo senso, è la verità.>
Saper guardare le cose da un altro punto di vista, credere che si possa agire in modo diverso da come si è fatto sino a quel momento e persistere nonostante gli ostacoli, non è da tutti. Anzi, è un talento. Yunus non ha trovato la formula magica per guarire i mali del mondo ma è un uomo determinato, concreto, retto ed instancabile. E' un esempio.
Da leggere nelle scuole.

Il bello:
- L'idea che sia possibile migliorare la qualità della vita dei più poveri grazie ad una Banca, un istituto d'affari, e non ad un ente benefico.
- Il rigore e il senso pratico di Muhammad Yunus.

Il brutto:
- Niente.

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