18 settembre 2011

LO SPECCHIO SI FA VERDE A PRIMAVERA - A MIRROR GREENS IN SPRING

Estasi di gocce che muoiono in un rivo,
liquido balsamo prodotto dal dolore.
Lacrime spossate diventano sospiri:
così l'acqua si trasforma in aria.
Nubi primaverili svaniscono in pioggia
soccombendo al proprio pianto.
Vuoi spiegare le forme miracolose create dal vento?
Guarda come lo specchio si fa verde a primavera.
La metamorfosi della rosa, Ghalib, è una gioia per gli occhi.
Aprili al divenire di linee e colori.

E' da un ghazal di Ghalib che è preso in prestito il titolo del romanzo d'esordio di Selina Sen, un riferimento agli specchi di metallo lucidato che si ossidano con il passare delle stagioni.
Le sorelle bengalesi Chhobi e Sonali, a Delhi con la propria famiglia in seguito alla partizione, affrontano il cambiamento più grande, quello di diventare adulte.

L'AUTORE

Selina Sen è nata nel 1959 a Jabalpur, e si è laureata in Economia a Delhi dove attualmente vive. Scrive per diversi magazine ed è la corrispondente per il nord dell'India di Publisher's Representatives, un gruppo di pubblicazioni a tema economico. Lo specchio si fa verde a primavera è il suo primo romanzo.
Selina ha partecipato al Salone del Libro di Torino nel 2008.
L'intervista-incontro in Italia, per Booksweb, di Tahmima Anam, Sunny Singh, Selina Sen e Vasugi Ganeshananthan.Selina Sen parla del suo libro Lo specchio si fa verde a primavera.

RECENSIONI
 

The Hindu
Scritto con sensibilità nello sviluppo dei personaggi, questo libro vanta alcuni momenti memorabili in cui adolescenza e sensualità s'incontrano.
Suchitra Behal, 01.04.2007

Diana ***
In una famiglia tutta al femminile, nonna, madre e due sorelle - unica presenza maschile, il nonno, malinconico e defilato -, le protagoniste sono le due giovani donne della casa, Sonali e Chhobi. Una, bella e sciocchina, capace solo di abbinare al meglio il colore del sari a quello del proprio incarnato, naturalmente s'innamora di un mascalzone, Sonny Talwar. L'altra, meno avvenente ma giudiziosa, senza alcuna storia sentimentale all'orizzonte, con l'ambizione di frequentare un'università all'estero (e dove altrimenti?). Le premesse non sono troppo entusiasmanti, eppure presto si scopre che i personaggi di Selina Sen non sono così scontati come sembrano. L'affascinante Sonali, sedotta e abbandonata, reagisce combattiva: sposa un parente di Sonny, Karan, che però sparisce mentre per lavoro è imbarcato su una nave mercantile, proprio per conto della famiglia Talwar. Il romanzo diventa così quasi un giallo interessante e coinvolgente, persino avventuroso. 

Una marcia in più è data, inoltre, dall'ambientazione storico-politica e religiosa - siamo a Delhi nel 1984, anno in cui fu assassinata Indira Gandhi -, e dallo stile pulito dell'autrice.

Il bello:

- Le citazioni bollywoodiane:
Sholay e Amitabh Bachchan, Guru Dutt, Kishore Kumar, Raj Kapoor e altro ancora. 

A pagina 97 si legge: "Aveva ragione Nargis Dutt. Ci sono registi che sfruttano la povertà e la sporcizia dell'India. Certi temi vendono benissimo in Occidente. Ecco perchè questa cassetta non è disponibile da noi, ma si trova a Londra. Gli stranieri vogliono vedere solo la nostra arretratezza: le immagini negative del Paese li riempiono di soddisfazione".
- Chhobi lavora per una rivista, scrive dei pezzi sui monumenti della città. Ne risulta un piacevolissimo giro turistico di Delhi.
- La svolta investigativa.

Il brutto:

- Un inizio da diesel. La storia parte senza troppo appeal, ma diventa presto più interessante.