09 agosto 2011

CHIARA LUCE DEL GIORNO



Anita Desai è una delle più importanti scrittrici contemporanee. Le sue opere costituiscono oggetto di studio nei corsi di letteratura in lingua inglese nelle università di tutto il mondo. È sufficiente leggere alcune righe della ricca produzione di questa autrice per rimanere incantati: il suo stile è di uno splendore accecante, risultato di una magistrale accuratezza lessicale, accompagnata da finezza psicologica e ritmo ipnotico. I suoi romanzi, da un punto di vista narrativo, sono poco dinamici. Non sono i fatti ad essere al centro dell'attenzione (e dell'investigazione) di Anita Desai, bensì le riflessioni e le emozioni dei personaggi, le cui vite vengono scandagliate da una prospettiva squisitamente soggettiva, a volte persino inconscia. E la descrizione degli ambienti, in primo luogo quelli naturalistici, si piega alla visione che ne ha il personaggio stesso. Le opere di Anita Desai sono fatte di interiorità. Ed intrise di umanità.

Chiara luce del giorno, considerato dalla scrittrice il suo romanzo più autobiografico, narra una storia di decadenza e transizione con un incedere languido e fascinoso. Una sonnacchiosa indolenza sembra pervadere tutto il libro. Il clima opprimente, i postumi dolorosi di un passato ancora vivo, la solitudine; e di contro, la dolcezza dei ricordi, l'amore per l'arte e per un mondo raffinato in via di estinzione, il calore di antichi legami familiari, il sollievo del perdono. Sullo sfondo le brutali vicende storiche della partizione. I personaggi femminili sono sempre in primo piano, in particolare l'inossidabile ma sfaccettata Bim, figura piuttosto insolita nel panorama letterario indiano. La terza parte di Chiara luce del giorno, dedicata all'infanzia, annovera alcune fra le più belle pagine mai scritte: si resta sbalorditi dalla precisione traboccante di magica sensibilità con cui l'autrice descrive i pensieri e le emozioni dei piccoli protagonisti.
Chiara luce del giorno è uno di quei romanzi da assaporare con estenuante lentezza, da interiorizzare. Le sue righe incidono a tradimento degli squarci emotivi dinanzi ai quali si vacilla. La cesellatura descrittiva e psicologica nobilita il quotidiano, la vita, l'uomo.

TRAMA

Chiara luce del giorno è diviso in quattro parti, tutte ambientate in un'antica grande casa a Delhi. La prima descrive con minuzia un'intera giornata vissuta da Tara, in visita col marito Bakul alla sorella Bim e al fratello Baba. Tara si lascia irretire dalle trame familiari e si abbandona alla pigra atmosfera della casa senza opporre alcuna resistenza. La seconda parte, la più lunga, spicca un salto temporale nel passato, in anni cruciali per l'India (la partizione, l'assassinio di Gandhi, tumulti, violenze) e per la famiglia (la morte dei genitori e della zia Mira, il matrimonio e la partenza di Tara, la partenza del fratello Raja). La terza parte, la migliore, è dedicata all'infanzia: la nascita di Baba e la susseguente diagnosi della sua malattia, l'estraneità dei genitori, l'arrivo di Mira le cui fantasiose premure illuminano la vita dei piccoli. Nella quarta parte si torna al presente, con la fine del soggiorno a Delhi di Tara e con il riavvicinamento di Bim a Raja.

RECENSIONI

Cinema Hindi: ****
Punto di forza: lo stile sempre impeccabile e l'acuta introspezione psicologica
Punto debole: la lentezza, che ovviamente non è un difetto, ma che non tutti i lettori apprezzeranno.

SCHEDA DEL ROMANZO

Personaggi:

* Bim
* Tara
* Baba
* Raja
* Mira-Masi - cugina della madre dei quattro fratelli, chiamata affettuosamente zia
* Bakul - marito di Tara
* Hyder Ali - ricco e colto vicino di casa, suocero di Raja

Autore: Anita Desai (1937, Mussoorie). Diverse sue opere sono state tradotte in italiano, fra cui Fuoco sulla montagna e Notte e nebbia a Bombay.
Anno: 1980
Titolo originale: Clear light of day

CURIOSITÀ

* Riferimenti all'Italia: citato l'impero romano.

GOSSIP & VELENI

* La madre di Anita Desai era tedesca. La scrittrice Kiran Desai (La mia nuova vita sugli alberi) è la figlia di Anita.

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