16 giugno 2011

LA COPERTA AZZURRA



La coperta azzurra, opera prima del giornalista e scrittore Raj Kamal Jha, non ha la struttura di un romanzo tradizionale, e non è propriamente una raccolta di racconti incastonati in una cornice comune. È piuttosto un ibrido dalla narrazione spezzata in frammenti che non rispettano regole cronologiche o di altra natura. All'unica notte che dispiega il morbido sfondo nel quale il protagonista si muove, qui e ora, dalla prima pagina all'ultima, si contrappongono delle istantanee che fluttuano nel passato e nel presente, fra immaginazione e realtà.

E questa non è l'unica singolarità del libro. Lo stile è fascinoso, e regala una lettura ipnotica nel ritmo e molto sensoriale nelle emozioni. I personaggi non hanno nomi, né paiono essere coscienti della fisicità dei loro corpi, corpi presentati dall'autore con pennellate rapide: la pinguedine del narratore, la lucida chioma nera della sorella, la pelle scura della fidanzata. La cura dei dettagli non è mai maniacale ed emana un che di onirico. La vita espiantata in modo gentile ai personaggi, viene infusa negli animali e negli oggetti, nobilitandoli. Lo scrittore non invade la psicologia dei suoi due protagonisti, preferendo dipingere con immaginosa minuzia quanto li circonda, e lasciando liberi lettori e personaggi di condividere le stesse emozioni.

L'umanità descritta ne La coperta azzurra è dolente, silenziosa. I due bambini reagiscono ad una quotidianità fatta anche di privazioni (non solo affettive) e di sporadiche intense violenze, con un'immaginazione delicata e stordente, e con l'amore che li lega: esclusivo, vivido e proibito.

TRAMA

Il narratore de La coperta azzurra è un uomo di mezza età, solitario e malinconico. Una sera riceve una tragica telefonata: la sorella, amatissima, è morta dando alla luce una bimba. Una coppia si è già offerta di adottarla. Al nostro sconfitto eroe non rimane che una notte per trasmettere un lascito incantato alla piccola.

RECENSIONI

Cinema Hindi: *** ½
Punto di forza: lo stile ammaliante e la singolare resa psicologica, mai provocata dall'autore in modo diretto.
Punto debole: si annusa un'esagerazione trattenuta relativa alla sfera sessuale che stride con l'eleganza dell'opera. L'educazione sentimentale e sensuale dei due bambini, argine ultimo agli scoppi ubriachi di aggressività paterna e all'assenza materna, sembrava sufficiente. [Spoiler] Perché strafare con la violenza sessuale domestica, la sfumatura omosessuale del padre, le molestie del maestro, l'incesto fra adulti?

SCHEDA DEL ROMANZO

Personaggi:

* Il narratore
* La sorella del narratore
* Il padre del narratore

Autore: Raj Kamal Jha (1966, Bihar). Altre opere: Paura del vuoto.
Anno: 1999
Titolo originale: The blue bedspread
Premi: Commonwealth writers' prize per la migliore opera prima per la regione euroasiatica

CURIOSITÀ

* Riferimenti all'Italia: menzionati il mare Adriatico, Roma, Genova e l'Italia.

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