Nessun dio in vista, romanzo d’esordio di Altaf Tyrewala, si apre con un incipit fulminante: una donna vinta dalla quotidianità ripensa ai suoi sogni di giovane poetessa; voltando pagina troviamo le considerazioni di suo marito che ingenerosamente non riconosce più la persona che ha sposato. Poi è la volta dei loro due figli: Ubaid, adolescente in fuga dalla realtà grazie al web, e Minaz, che sta andando da un medico per abortire. A questo punto il filo della trama passa al medico che incontrerà Minaz. Di volto in volto, di storia in storia, si compone il grande patchwork che è questo romanzo e che ha la forma di Mumbai. Tante vite per raccontare con arguzia ed inevitabile amarezza la vita di una città e dell’umanità intera.
Il libro, pubblicato nel 2005, ha riscosso un buon successo di critica e di pubblico, tanto da essere tradotto in diversi Paesi europei - Francia, Germania, Spagna, Italia -, in Canada e negli Stati Uniti.
L’AUTORE
Nato nel 1977, Altaf Tyrewala è uno scrittore indiano in lingua inglese. Dopo aver studiato marketing a New York ed aver conseguito il diploma al Baruch College, è tornato a Mumbai, dove vive. Prima di esordire con Nessun dio in vista, ha lavorato come cassiere, operatore in un call-center, portiere e scrittore di manuali di istruzioni.
Nel gennaio del 2008 Altaf Tyrewala è stato ospite a Torino nell’ambito del convegno L'odore dell'India, scritture e narrazioni organizzato dal Premio Grinzane Cavour.
RECENSIONI
IL SOLE 24 ORE
Tyrewala invia un messaggio chiaro su tasti ruvidi: niente poesia a Bombay...C'è dolore in fuga stantia, nella moderna, antica Bombay. Diciotto milioni di abitanti, quattordici lingue, otto religioni: tra spezie e puzzo di fogna, reporters cinici e guru invasati...Ma non si intravede divino e lieto fine a chiudere la partita di sopravvivenza: "tutti, prima o poi" ricorda Robert Louis Stevenson, citato in chiusura, "siedono a un banchetto di conseguenze".
La recensione completa
THE HINDU
Lo scorso anno, una sottile black novel è comparsa, senza grande risalto, negli scaffali delle librerie. In 161 pagine tratta di almeno 40 personaggi. La maggior parte vive a Byculla, un'area di Bombay, ed ognuno racconta una storia differente...Nessun dio in vista fa del suo ventinovenne autore Altaf Tyrewala, un altro nome che allunga la lista degli autori che si occupano delle contraddizioni della vita a Mumbai.
La recensione completa
Diana ***3/5
Un libro interessante per l'originalità con cui è scritto: brevi capitoli da fast-food, alla cui rapidità, però, si accompagnano contenuti di peso e personaggi che sanno raccontarsi e coinvolgere. Un 10 e lode alla casa editrice Feltrinelli che per la copertina ha scelto una parte del cartellone dipinto a mano di Devdas, film del 2002 diretto dal grande Sanjay Leela Bhansali, interpretato da Shah Rukh Khan, Aishwarya Rai e Madhuri Dixit.
Il libro, pubblicato nel 2005, ha riscosso un buon successo di critica e di pubblico, tanto da essere tradotto in diversi Paesi europei - Francia, Germania, Spagna, Italia -, in Canada e negli Stati Uniti.
L’AUTORE
Nato nel 1977, Altaf Tyrewala è uno scrittore indiano in lingua inglese. Dopo aver studiato marketing a New York ed aver conseguito il diploma al Baruch College, è tornato a Mumbai, dove vive. Prima di esordire con Nessun dio in vista, ha lavorato come cassiere, operatore in un call-center, portiere e scrittore di manuali di istruzioni.
Nel gennaio del 2008 Altaf Tyrewala è stato ospite a Torino nell’ambito del convegno L'odore dell'India, scritture e narrazioni organizzato dal Premio Grinzane Cavour.
RECENSIONI
IL SOLE 24 ORE
Tyrewala invia un messaggio chiaro su tasti ruvidi: niente poesia a Bombay...C'è dolore in fuga stantia, nella moderna, antica Bombay. Diciotto milioni di abitanti, quattordici lingue, otto religioni: tra spezie e puzzo di fogna, reporters cinici e guru invasati...Ma non si intravede divino e lieto fine a chiudere la partita di sopravvivenza: "tutti, prima o poi" ricorda Robert Louis Stevenson, citato in chiusura, "siedono a un banchetto di conseguenze".
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THE HINDU
Lo scorso anno, una sottile black novel è comparsa, senza grande risalto, negli scaffali delle librerie. In 161 pagine tratta di almeno 40 personaggi. La maggior parte vive a Byculla, un'area di Bombay, ed ognuno racconta una storia differente...Nessun dio in vista fa del suo ventinovenne autore Altaf Tyrewala, un altro nome che allunga la lista degli autori che si occupano delle contraddizioni della vita a Mumbai.
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Diana ***3/5
Un libro interessante per l'originalità con cui è scritto: brevi capitoli da fast-food, alla cui rapidità, però, si accompagnano contenuti di peso e personaggi che sanno raccontarsi e coinvolgere. Un 10 e lode alla casa editrice Feltrinelli che per la copertina ha scelto una parte del cartellone dipinto a mano di Devdas, film del 2002 diretto dal grande Sanjay Leela Bhansali, interpretato da Shah Rukh Khan, Aishwarya Rai e Madhuri Dixit.